Riflesso nasce da una passione coltivata fin da quando non immaginavo sarebbe diventata il mio lavoro. Frutto di un percorso nato dal fascino che questo settore suscitava in me e che gradualmente è andata aumentando grazie alle esperienze che ho avuto modo di vivere negli ultimi anni. Sono Matteo, ho ventotto anni e da Milano mi sono trasferito nel Monferrato per dar vita ad una nuova realtà nel mondo della viticoltura di questo territorio.

Riflesso perché credo che il vino non sia soltanto una semplice bevanda conviviale, ma un mezzo attraverso il quale il produttore può riuscire a trasmettere una sua idea personale. Filosofia di produzione, rispetto del territorio e delle sue caratteristiche, tecnica, contenuto ed estetica.

Nel 2015 conosco Tommaso, produttore di vino nel Monferrato, degustando un suo vino in un’enoteca milanese. Decido di conoscerlo personalmente. Ci risultiamo reciprocamente simpatici e da giovane studente della Facoltà di Agraria, decido di affiancarlo per aiutarlo nel lavoro in cantina. Nella stessa estate lavoro per altri produttori piemontesi, fino a quando vengo assunto in un’azienda nell’Oltrepò Pavese. Qui perfeziono tecniche e conoscenze che fino a quel momento avevo soltanto studiato sui libri. Questo mi consente di sperimentare le prime tecniche di vinificazione su alcuni vitigni autoctoni piemontesi selezionati in una produzione molto limitata in base alla mia filosofia di produzione basata sulle potenzialità della materia prima e del territorio.

Da queste esperienze nasce Riflesso per riflettere nel vino la mia identità, fatta di tradizione, ma anche di sperimentazione continua, estendendo la vinificazione a più varietà di uve con affinamenti in recipienti di diversa tipologia e materiali. Sempre guidato dal mio gusto personale.

Dedicato a mio nonno Giorgio, contadino ed ingegnere nato sui Colli Euganei. Il ciclo si riapre.